L’archivio fotografico Bonacoscia è un fondo che raccoglie immagini analogiche dalla fine dell’Ottocento al 2010.
In questo database è possibile ricercare e consultare le schede relative alle fotografie prodotte e collezionate da Don Luigi Bonacoscia, parroco dal 1949 al 1999 di Nostra Regina della Pace, meglio conosciuta come Madonna degli Uliveti.
Le foto sono state censite per serie e descritte per album: in ogni album sono stati indicizzati gli autori, i luoghi e i soggetti grazie ad un progetto di riordino e schedatura sostenuto da Archiweb e Regione Toscana.
Il database è stato realizzato su xDams, una piattaforma di gestione documentale open source a cura di Regesta.exe.

Ente produttore

Il fondo fotografico è conservato presso la Biblioteca del Centro Culturale Apuano Luigi Bonacoscia, che prende il nome dal suo fondatore e audace animatore. L’istituzione del Centro ha contribuito negli anni alla rinascita della Zona Industriale di Massa e ha realizzato progetti notevoli come la fondazione della rivista “Le Apuane” nel 1981 e l’ideazione del Museo Etnologico delle Apuane nel 1980.

Consistenza

L’archivio comprende più di 20.000 fototipi, ossia fotografie analogiche e negativi, che in parte ripercorrono la vita e il lavoro di Don Luigi Bonacoscia e in parte sono state collezionate dallo stesso con la volontà di conservare un patrimonio ricco e variegato connesso al territorio e alla storia della Provincia di Massa-Carrara.
Nell’archivio sono individuabili serie di rilievo che comprendono:

  • fotografie legate al ministero pastorale, alle attività della parrocchia, a manifestazioni culturali e popolari
  • fotografie sull’estrazione del marmo (ca. 350 foto)
  • album di famiglia e ritratti (ca. 3260 foto)
  • fotografie industriali (ca. 600 foto)
  • fotografie di manifestazioni sportive (ca. 800 fototipi)
  • fotografie sul Museo Etnologico delle Apuane (ca. 700 foto).

Cronologia

Fine ‘800 – 2010.

Per effettuare una ricerca all’interno del database dell’archivio fotografico puoi inserire uno o più parametri nell’apposita maschera di ricerca.